Quando acquistiamo una merendina al supermercato, raramente ci soffermiamo a leggere attentamente l’etichetta nutrizionale. Eppure, dietro quei numeri apparentemente innocui si nasconde una delle strategie di marketing più subdole del settore alimentare: la manipolazione delle porzioni per mascherare il reale contenuto di calorie, zuccheri e grassi.
Il trucco nascosto dietro le etichette nutrizionali
La normativa europea obbliga i produttori a indicare i valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto, ma consente anche di riportare le informazioni “per porzione”. Ed è proprio qui che si annida l’inganno: molte merendine vengono presentate come se contenessero due o addirittura tre porzioni, quando in realtà il formato e il packaging suggeriscono chiaramente un consumo individuale.
Immaginate di acquistare una merendina che pesa 60 grammi e di leggere sull’etichetta “120 calorie per porzione”. A prima vista sembra un prodotto relativamente leggero, ma se controllate attentamente scoprirete che la “porzione” corrisponde a soli 30 grammi, ovvero la metà del prodotto. Consumando l’intera merendina – come naturalmente farebbe chiunque – ingerite in realtà 240 calorie, il doppio di quanto percepito inizialmente.
Perché le aziende utilizzano questa strategia
La frammentazione delle porzioni serve a rendere i prodotti apparentemente più salutari agli occhi dei consumatori sempre più attenti alla propria alimentazione. Una merendina che dichiara 8 grammi di zucchero “per porzione” risulta più appetibile di una che ne dichiara 16, anche se la quantità effettiva consumata rimane identica.
Questa pratica sfrutta un bias cognitivo molto comune: tendiamo a focalizzarci sul primo numero che leggiamo, senza approfondire i dettagli. Il risultato è una percezione distorta della qualità nutrizionale del prodotto che stiamo acquistando.
I prodotti più a rischio di manipolazione
Non tutte le merendine utilizzano questa strategia, ma alcuni formati sono particolarmente sospetti:
- Barrette e snack confezionati singolarmente che vengono spacciati per due porzioni
- Merendine in formato “family” con porzioni microscopiche che nessuno rispetterebbe mai
- Prodotti da forno dolci venduti in confezioni apparentemente monoporzione ma etichettati diversamente
- Snack salati croccanti dove una bustina viene considerata multipla porzione
Come difendersi: la guida pratica per il consumatore
Proteggere se stessi e la propria famiglia da questa pratica scorretta richiede un approccio metodico ma semplice. La prima regola è ignorare completamente i valori “per porzione” e concentrarsi esclusivamente sui dati riferiti ai 100 grammi di prodotto.
Calcolate sempre i valori nutrizionali sull’intero contenuto della confezione che intendete consumare. Se una merendina pesa 80 grammi e contiene 450 calorie per 100 grammi, moltiplicate: 80 x 4,5 = 360 calorie effettive. Solo così avrete un quadro realistico di ciò che state per mangiare.
Gli indicatori di allarme da riconoscere
Alcuni segnali possono aiutarvi a identificare immediatamente i prodotti che utilizzano porzioni fuorvianti:
- Discrepanza tra packaging e porzione dichiarata: se il prodotto sembra chiaramente monoporzione ma l’etichetta dice il contrario
- Porzioni con grammature strane: 23 grammi, 37 grammi o altri numeri “creativi” che non corrispondono a porzioni realistiche
- Valori nutrizionali troppo bassi per il tipo di prodotto: una merendina al cioccolato con sole 100 calorie dovrebbe insospettirvi
L’impatto sulla salute e sul portafoglio
Questa manipolazione non è solo una questione di trasparenza commerciale, ma ha conseguenze concrete sulla salute pubblica. I consumatori che si basano su informazioni distorte tendono a sottovalutare l’apporto calorico giornaliero, contribuendo inconsapevolmente all’aumento di peso e ai problemi metabolici correlati.
Dal punto di vista economico, invece, questa pratica impedisce un confronto equo tra prodotti diversi, falsando la concorrenza e penalizzando i produttori più onesti nelle loro comunicazioni.
Verso una maggiore consapevolezza alimentare
La battaglia contro le porzioni fuorvianti si vince con l’informazione e la consapevolezza. Ogni volta che leggete un’etichetta nutrizionale, ricordatevi che i numeri possono raccontare storie diverse a seconda di come vengono presentati. Il vostro compito è diventare lettori critici, capaci di andare oltre la superficie e di calcolare i valori reali di ciò che portate in tavola.
Sviluppare questa competenza vi renderà consumatori più informati e vi aiuterà a fare scelte alimentari davvero consapevoli, basate su dati concreti piuttosto che su percezioni manipolate dal marketing. La vostra salute e quella della vostra famiglia meritano questo piccolo sforzo aggiuntivo.
Indice dei contenuti